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Channel: Commenti a: Caccia perenne al cinghiale: chi la vuole?
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Di: Cori Ecco

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Ancora una volta si deve purtroppo prendere atto che l'ideologia impone ai cacciatori come ghibli di fare orecchie da mercante: lascia esterrefatti che un cacciatore ignori così platealmente la normativa sulla caccia, non conosca i dati riportati nel PRAF, e non sappia dove reperirlo. Personalmente trovo del tutto inverosimile tutto ciò e credo che ghibli sappia benissimo come reperire il PRAF (anche perché è semplicissimo) e il suo sia solo un disperato tentativo di insinuare che i dati da me forniti siano inventati. Ogni cifra da me fornita è ufficiale, non si tratta di simulazioni, ed è verificabile sul PRAF 2012-2015 della regione toscana. E lo ripeto, si tratta di dati ufficiali della regione, non di ‘simulazioni’.

Ecco comunque come reperire il PRAF toscano, visto che ghibli si dimostra ignorante in tal senso (benchè sia stato proprio lui a tirare in ballo la Toscana, per farne un esempio che doveva valere per tutti):

http://lmgtfy.com/?q=regione+toscana+piano+faunistico+venatorio

Come si vede non ci voleva molto, tranne forse da parte di chi NON avesse voluto cercarlo per paura di vedere ufficialmente e definitivamente smentite le sue insinuazioni sul fatto che oasi e parchi (da soli!) occupano il 40-50% del TASF. La realtà che emerge dalle cifre dell’ultimo PRAF è (con riferimento alla toscana): 23% di TASF non cacciabile, il 77% di territorio cacciabile (67% caccia programmata e 10% caccia a gestione privata). Questi fatti. I cacciatori cacciano su quasi l’80% del TASF, mentre oasi e parchi occupano a livello nazionale una percentuale di circa il 10%; eppure l’ideologia venatoria di certi cacciatori non solo li spinge a negare questi dati ufficiali, ma persino a voler addossare la colpa del proliferare dei cinghiali a quel 10% di territorio occupato da oasi e parchi, piuttosto che alla fallimentare gestione attuata dai cacciatori stessi sull’80% di TASF. Semplicemente un poco credibile ribaltamento della realtà e della logica.
Le simulazioni a cui si appella ghibli, non sono ‘dati’ come li denomina lui, ma appunto ‘simulazioni’ senza riscontro e non comprovate (altrimenti ghibli non avrebbe avuto bisogno di appellarsi a delle simulazioni, ma avrebbe fornito dei dati ufficiali… e le ‘simulazioni’, in quanto tali, non lo sono), che tra l’altro sono citati e liquidate in due righe all’interno del PFVP di due sole province sulle dieci toscane!
E c’è ancora da notare che ghibli accusa il PRAF 2012-2015 di esser vecchio e sorpassato: a parte il fatto che mi risulta che siamo ancora nel 2015 quindi del tutto entro i termini nei quale il PRAF opera e fa testo, ma oltre a ciò i dati presenti PRAF risultano quelli di riferimento (e dunque sono gli unici ufficiali) finché non verranno sostituiti da altri dati ufficiali, nel nuovo PRAF. Come al solito le insinuazioni di ghibli dimostrano quanti pochi argomenti egli abbia e come molti dei suoi post si riducano a nient’altro che testarda ideologia. Un’ideologia talmente caparbia che impedisce a ghibli di accorgersi del clamoroso autogol che ancora una volta la sua ideologia di parte gli ha giocato: egli infatti accusa il PRAF 2012-2015 di essere vecchi e superato, senza essersi accorto che le simulazioni (e si badi bene: simulazioni, non dati ufficiali e verificati!) a cui egli si è appellato, si trovano anch’esse in documenti relativi allo stesso identico periodo 2012-2015. Non si comprende sulla base di quale logica ghibli bolli il PRAF 2012-2015 di vetustà, per poi appellarsi a simulazioni riportate in due (su dieci!) PFVP (e la seconda P sta per province, non per comuni come continua a credere ghibli) anche essi relativi al 2012-2015. E’ chiaro che quando si basano le proprie insinuazioni e le proprie accuse sull’ideologia poi si finisce per dequalificarsi da soli e per rendere evidente a tutti che quanto si afferma è dettato solo da rabbia ideologica.

Ma ghibli ha tutto il diritto di sragionare e insinuare, spinto dai fumi dell’ideologia: da un cacciatore nessuno si aspetta obiettività o verità quando ci si confronta sulla caccia, ma solo che tiri acqua al suo mulino e cerchi di attribuire ad altri le responsabilità e i fallimenti gestionali della propria attività.
Tuttavia l’ideologia non basta per cambiare le cifre certificate dal PRAF (sia a livello regionale che a livello provinciale) da cui emerge che in toscana solo il 23% del TASF è non cacciabile (per modo di dire: dentro moltissimi oasi e parchi si caccia, e ghibli lo sa benissimo), mentre il 77% è cacciabile. Impensabile, tranne che per la distorta ideologia venatoria, voler far credere al pubblico che la colpa del proliferare dei cinghiali sia da attribuire a chi gestisce il 23% di TASF piuttosto che a chi agisce nel restante 77%! Ma come ho già scritto, l’ideologia venatoria è tale che anche se la percentuale di territorio cacciabile fosse del 100%, i cacciatori tenterebbero ugualmente di appioppare colpe a qualcun altro. Così le parole di chi diceva che parchi e oasi (da soli!) occupano il 40-50% del territorio si sono rivelate nient’altro che insinuazioni ideologiche senza alcun riscontro, come dimostrano le cifre ufficiali riportare nel PRAF 2012-2015.
Non rispondo alle insinuazioni che ghibli fa accusandomi di essere altri e chiamandomi fanatico talebano, perché non mi toccano e sono solo il tentativo da parte sua di buttarla il caciara per distogliere l’attenzione dalla sua mancanza di argomenti e dalle accuse ideologiche e senza alcun riscontro che ha esternato quando ha sostenuto che parchi e oasi da soli occupano il 40-50% del TASF.


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